Autonomia differenziata firma il referendum abrogativo tramite SPID, più di 500mila firme già raccolte.
In poche settimane, sono state raccolte oltre 500.000 firme digitali, il numero minimo richiesto dalla Costituzione per avviare un referendum abrogativo sull’Autonomia differenziata.
Contrariamente a quanto affermato da alcuni rappresentanti del Governo poco preparati, che sottolineano le difficoltà legate alla richiesta e alla verifica dei certificati elettorali dei firmatari, per le sottoscrizioni online la procedura è automatizzata, grazie al collegamento con l’Anagrafe Nazionale (ANPR).
A queste firme si aggiungono le centinaia di migliaia raccolte “in presenza”, per le quali sarà necessaria la certificazione manuale.
Vi è ancora tempo a disposizione per firmare il referendum abrogativo
Pertanto invitiamo tutti a procedere in tal senso. L’Unicobas continuerà a divulgare le ragioni e le iniziative per spiegare quanto nefasta , divisiva e anticostituzionale sia questa vergognosa legge. Continueremo a ribadire il nostro NO in tutte le sedi.
Autonomia differenziata:
accentua le disuguaglianze tra le diverse regioni. Già oggi esistono significative disparità tra le aree più ricche e quelle più povere d’Italia in termini di accesso ai servizi essenziali, qualità dell’istruzione e opportunità economiche. Concedere maggiore autonomia alle regioni più ricche, che dispongono di risorse finanziarie e strutture più solide, amplia ulteriormente questo divario. Le regioni meno abbienti, infatti, si troveranno in difficoltà nel fornire servizi adeguati ai loro cittadini, aggravando le già profonde disuguaglianze territoriali.
L’autonomia differenziata mette in discussione la stessa identità nazionale
L’Italia è un Paese caratterizzato da una straordinaria diversità culturale e territoriale, ma anche da un forte senso di appartenenza comune. Rafforzare eccessivamente le autonomie regionali mina questo senso di unità, portando a una frammentazione che rischia di indebolire il tessuto sociale e politico del Paese.
Gli elettori respingeranno questo tentativo di dividere e indebolire il Paese, compromettendone la coesione sociale e le prospettive di sviluppo. Decisioni di tale portata non possono essere prese attraverso accordi politici senza un confronto pubblico ampio, che deve coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, ai quali va restituito il futuro dell’Italia.
Ministero della Giustizia firma il referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata
Leggi l’articolo: autonomia differenziata: la vergognosa legge pubblicata in GU
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