Monzù Unicobas: pessima gestione del Ministro Valditara. L’inizio dell’anno scolastico 2024.2025 è un completo disastro.
L’avvio dell’anno scolastico 2024 si rivelerà, per molti versi, un disastro organizzativo e gestionale, con il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara al centro delle critiche. I problemi emersi nei mesi scorsi nonché quelli di questi ultimi giorni non sono solo frutto di una cattiva programmazione, ma anche di decisioni politiche discutibili e di una mancanza di visione strategica che hanno messo a dura prova l’intero sistema educativo italiano.
La Crisi del Personale Scolastico
Uno dei nodi principali è stato, come ormai avviene da anni, la gestione del personale scolastico. Nonostante le promesse del governo di stabilizzare il precariato, la realtà si sta dimostrando ben diversa. Migliaia di cattedre rimarranno scoperte a inizio anno, causando gravi disagi non solo agli studenti, ma anche agli insegnanti, costretti a lavorare in condizioni di incertezza. Il piano di assunzioni straordinarie, sbandierato come soluzione definitiva, si è rivelato un flop, con ritardi nelle procedure concorsuali. Il risultato? Migliaia di supplenze che comprometteranno la continuità didattica e costringeranno molti istituti a iniziare l’anno senza personale qualificato in cattedra.
La Questione degli Edifici Scolastici
Oltre alla crisi del personale, Valditara ha dovuto affrontare il nodo degli edifici scolastici, molti dei quali versano in condizioni fatiscenti. Le promesse di investimenti in infrastrutture scolastiche, tanto pubblicizzate dal governo, sono rimaste in gran parte sulla carta. Numerosi istituti apriranno i battenti tra ritardi nei lavori di manutenzione e problemi strutturali gravi, mettendo a rischio la sicurezza di studenti e personale. La mancanza di fondi e la lentezza della burocrazia hanno aggravato la situazione, trasformando molte scuole in luoghi poco accoglienti e poco sicuri.
La Digitalizzazione fantasma
Il Ministro aveva anche annunciato un grande piano di digitalizzazione delle scuole italiane, con l’obiettivo di modernizzare la didattica e colmare il divario tecnologico con altri paesi europei. Tuttavia, anche su questo fronte i risultati sono stati deludenti. I fondi stanziati sono stati insufficienti e mal gestiti, e molti istituti si troveranno senza i dispositivi e le infrastrutture promesse.
Monzu: le scelte nefaste del Ministro
A fronte di 64.156 posti vacanti, il Ministro Valditara ha autorizzato solo 45.924 assunzioni, lasciando scoperti ben 19.032 posti che verranno coperti da supplenti in attesa di un nuovo concorso previsto per ottobre. Questo problema è dovuto anche alle recenti modifiche normative: tra queste, spiccano le nuove regole di reclutamento introdotte con la riforma del 2022, legata all’attuazione del PNRR. Nonostante ci siano docenti che hanno superato con successo i concorsi del 2020 e del 2024, non possono essere assunti, lasciando i 19.000 posti vacanti in attesa di un ulteriore concorso. Queste regole, di fatto, si rivelano inefficaci e prive di logica. Inoltre, considerando che solo il 50% dei concorsi si è concluso con la pubblicazione delle graduatorie, è evidente che l’obiettivo delle 45.000 assunzioni rischia di rimanere un traguardo irraggiungibile.
Sostegno e alunni disabili: l’ultima ruota del carro
Per quanto riguarda il sostegno, dove anche quest’anno si prevede un alto numero di supplenze, a farne le spese saranno soprattutto gli alunni con disabilità. È essenziale affrontare un nodo cruciale: garantire stabilità agli oltre 100.000 posti creati ogni anno in deroga, una soluzione temporanea che alimenta una diffusa precarietà lavorativa. L’Unicobas ha più volte evidenziato la necessità di aumentare il numero dei posti di sostegno nell’organico di diritto. Sebbene il Ministro sembri favorevole a questa proposta, la vera sfida sarà tradurre le parole in azioni concrete, cosa che potremo verificare solo con la prossima legge di bilancio. Per quanto riguarda la carenza di personale specializzato in alcune aree del Paese, è chiaro che la “minicall veloce” non sarà sufficiente a risolvere il problema. Inoltre, resta incomprensibile la scelta di affidare i nuovi percorsi di specializzazione all’INDIRE.
Monzù: conclusioni
L’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 sarà, dunque, segnato da una serie di problemi che hanno evidenziato l’incapacità del Ministro Valditara di affrontare le sfide del sistema educativo italiano. La mancanza di una visione a lungo termine, unita a una gestione disorganizzata e a una scarsa capacità di intervento rapido, renderà questo avvio di anno scolastico uno dei peggiori degli ultimi anni. Il Ministro, piuttosto che cercare scuse, dovrebbe prendere atto dei propri errori e lavorare per rimediare a una situazione che rischia di compromettere il futuro di migliaia di studenti italiani.
Unicobas CIB Scuola & Università Lombardia
Il Segretario Regionale
Dott. Marco Monzù Rossello
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