Insegnante e stress: come evitare il burnout e ritrovare la soddisfazione lavorativa

Insegnante e stress: come evitare il burnout e ritrovare la soddisfazione lavorativaInsegnante e stress: come evitare il burnout e ritrovare la soddisfazione lavorativa Insegnante e stress: come evitare il burnout e ritrovare la soddisfazione lavorativa

Insegnante e stress: come evitare il burnout e ritrovare la soddisfazione lavorativa

Insegnante? sei stressato/a? E’ normale! Ma perché!?

Districarsi tra consigli d’istituto, di classe, colloqui con i genitori e chat varie è solo il contorno del lavoro… ma assorbe energie e una mole di tempo impressionante. Queste disciplina non è ancora stata definita sport olimpico, ma poco ci manca. Essere un insegnante è una delle professioni più gratificanti, ma anche una delle più complesse e stressanti. La pressione costante di gestire classi numerose, rispondere alle esigenze degli studenti e mantenere una comunicazione fluida con i genitori può creare una spirale di stress che rischia di condurre al burnout. Come la psicologia può aiutare gli insegnanti? In questo articolo esploriamo alcune tecniche pratiche e facilmente applicabili per la gestione dello stress al fine di prevenire il burnout, suggerendo alcune chicche per imparare a prendersi cura del proprio benessere.

Lo stress degli insegnanti: una sfida silenziosa ma comune

Per prima cosa: cos’è il burnout?  E’ una condizione di esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da uno stress prolungato. Secondo studi recenti, gli insegnanti sono tra le categorie professionali più a rischio di burnout, a causa della combinazione di fattori come la mancanza di risorse, l’eccessiva burocrazia e le aspettative crescenti e, al contempo, una scarsa desiderabilità sociale.

La psicologa Christina Maslach, pioniera nello studio del burnout, definisce tre componenti chiave del burnout:

  1. Esaurimento emotivo: quando le risorse personali sono completamente prosciugate.
  2. Depersonalizzazione: un atteggiamento cinico verso il lavoro o le persone.
  3. Ridotta realizzazione personale: una sensazione di inadeguatezza e inefficacia.

Ma come si arriva a questa situazione? E soprattutto, come evitarla?

Insegnante, stress, distress ed eustress: le diverse facce dello stress

Lo stress non è sempre negativo. In psicologia, si distinguono tre principali forme di stress: stressdistress ed eustress. Lo stress è una risposta naturale del nostro organismo a qualunque stimolo esterno, l’unica condizione a zero stress è la morte! Sorridi quindi, se sei stressato è perché sei vivo! Il distress rappresenta la forma negativa dello stress, quella che provoca ansia, esaurimento e malessere, e che può portare al burnout se non gestita correttamente. Al contrario, l’eustress è lo stress positivo, che ci stimola a migliorare e affrontare le sfide con energia e motivazione. Per gli insegnanti, è importante riconoscere quando lo stress si trasforma in distress e trovare strategie per trasformare il potenziale stress negativo in quella sensazione di riuscire a farcela, che chiamiamo eustress.

Insegnante e stress: tutto dipende dalla nostra percezione

Il distress si manifesta quando percepiamo che le richieste dell’ambiente superano le nostre risorse disponibili, creando un senso di sopraffazione e incapacità di far fronte agli impegni. Questo tipo di stress deriva dunque dalla nostra percezione rispetto alle risorse in nostro possesso per affrontare le sfide che ci si presentano. Al contrario, l’eustress è vissuto attraverso la percezione di avere tutte quelle risorse necessarie ad affrontare le sfide dell’ambiente, stimolandoci a migliorare e affrontare queste richieste con energia e motivazione.

Insegnante e stress: tecniche di coping per prevenire lo stress e il burnout

Esistono diverse strategie per affrontare stress e burnout (strategie di coping) che gli insegnanti possono adottare per prevenire lo stress cronico, aumentando la nostra percezione di capacità e potere nell’affrontare le difficoltà. Di seguito, alcune tecniche che possono essere integrate nella routine quotidiana, basate su ricerche scientifiche e qualche consiglio pratico.

1. Mindfulness: essere presenti nel momento

La pratica della mindfulness consiste nel focalizzarsi sul presente, accettando i propri pensieri e le proprie emozioni per quello che sono, senza giudicarli. Numerose ricerche, tra cui quelle del biologo molecolare Jon Kabat-Zinn, fondatore della Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), hanno dimostrato che la mindfulness può ridurre significativamente i livelli di stress.

Gli insegnanti possono iniziare con brevi momenti di mindfulness durante la giornata, come respirare profondamente per pochi minuti prima di entrare in aula o prendersi una pausa consapevole tra una lezione e l’altra. Esistono molte app e risorse gratuite che possono aiutare a iniziare, consiglio la lettura del libro di Kabat-Zinn “Vivere momento per momento”.

2. Gestione del tempo: creare confini tra vita privata e professionale

Uno dei maggiori fattori di stress per gli insegnanti è l’incapacità di separare la vita personale da quella lavorativa. Il continuo bisogno di correggere compiti, preparare lezioni e rispondere alle richieste dei genitori può portare a una sensazione di sovraccarico.

Per evitare questo, è utile stabilire confini chiari e praticare una gestione del tempo efficace. David Allen, autore di “Detto, fatto!”, suggerisce di implementare il metodo GTD (Getting Things Done), che consiste nell’organizzare i compiti in base alla loro priorità e delegare quelli meno urgenti o importanti.

Un utile suggerimento è quello di suddividere la propria giornata in blocchi di tempo destinati a specifiche attività e cercare di mantenere intatti i momenti dedicati al relax e alla famiglia. Bisogna imparare a progettare il proprio tempo, creando isole di serenità pianificate e preventivate all’interno della routine quotidiana o settimanale (e a difendere energicamente queste isole felici!).

3. Supporto sociale: costruire una rete di sostegno

Il supporto sociale e la condivisione sono fondamentali per gestire lo stress e apprendere nuovi modi fare e vedere le cose. Gli insegnanti possono trarre beneficio dalla costruzione di una rete di colleghi con cui condividere esperienze, difficoltà e successi, gruppi di intervisione e condivisione del know how. Non sottovalutare l’importanza di un buon confronto: spesso parlare con qualcuno che sta vivendo la tua stessa situazione, o che c’è passato prima di te, aiuta a sentirsi compresi e meno soli, fornendo strategie di coping collaudate.

Gli insegnanti potrebbero anche unirsi a gruppi di sostegno online o offline, dove possono ricevere consigli e incoraggiamenti. Autrice interessante sul tema dell’importanza delle relazioni positive è Barbara Fredrickson, che esplora come le relazioni positive possono migliorare la nostra resilienza e benessere.

4. Imparare a prendersi cura di sé stessi

Gli insegnanti spesso tendono a mettere i bisogni degli altri al primo posto, spesso dimenticandosi di prendersi cura di sé. Tuttavia, dedicare tempo al proprio benessere è essenziale per prevenire il burnout. Attività come l’esercizio fisico, il sonno adeguato e il tempo trascorso in attività piacevoli possono migliorare significativamente il livello di energia e la qualità della vita. Oggi è possibile partecipare a centinaia di attività intellettualmente stimolanti, in grado di fornire una ricerca energetica al tuo sistema mente. Esci, vivi e condividi queste esperienze con le persone che ami!

Antonio Tosi, “Prenditi cura di te. Guida pratica per sviluppare accettazione, rispetto, comprensione e amorevolezza verso se stessi. I consigli dello psicologo” sottolinea come semplici abitudini quotidiane, possano aiutarti a mettere al primo posto il tuo benessere, come fare progetti che realizzino le tue aspirazioni, vivere secondo i valori che ritieni importanti e riuscire a generare un impatto positivo sul tuo stile di vita e sul tuo benessere generale.

Insegnante e stress: strategie per i dirigenti scolastici: come supportare i docenti

Anche i dirigenti scolastici possono svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione del burnout tra gli insegnanti. Creare un ambiente di lavoro che promuova la salute mentale è essenziale per garantire un team docente motivato e in salute, fisica e mentale.

  • Promuovere il dialogo: I dirigenti dovrebbero incoraggiare una cultura del feedback aperto, dove gli insegnanti si sentano a proprio agio nel discutere delle loro sfide, anche in equipe.
  • Offrire formazione sulla gestione dello stress: Organizzare workshop su tecniche di rilassamento e gestione dello stress può aiutare gli insegnanti a sviluppare competenze di coping.
  • Bilanciare il carico di lavoro: Garantire che il carico di lavoro sia distribuito equamente e che gli insegnanti abbiano il tempo per ricaricarsi è fondamentale per prevenire il burnout.
  • Sportello di ascolto per gli insegnanti: non solo i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, oggi occorre pensare ad uno sportello psicologico dedicato agli insegnanti.

Conclusione: il benessere degli insegnanti è il benessere degli studenti

Prevenire il burnout non è solo una questione di benessere individuale, ma è anche un investimento nella qualità dell’educazione. Gli insegnanti che si sentono supportati, motivati e in equilibrio con sé stessi saranno più efficaci nel loro lavoro e creeranno un ambiente di apprendimento positivo per gli studenti.

Se sei un insegnante che si sente sopraffatto, ricorda che non sei solo. Applica queste tecniche di coping nella tua routine quotidiana e non esitare a chiedere supporto quando ne hai bisogno, anche prendendo contatto con uno psicologo. La cura di te stesso è il primo passo verso una carriera soddisfacente.

Per approfondire:

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