Assertività: la chiave per una convivenza positiva a casa e a scuola
La comunicazione assertiva è un concetto fondamentale sia per gli insegnanti che per i genitori che desiderano costruire relazioni basate sul rispetto reciproco e la comprensione. L’assertività è la capacità di esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso, senza calpestare i diritti degli altri. Ma cosa significa davvero essere assertivi, e come possiamo sviluppare questa abilità nei bambini e nei ragazzi? Approfondiamo insieme questo importante argomento che contribuisce in modo significativo alla sensazione di soddisfazione e felicità.
Assertività, aggressività e passività: capire le differenze
Essere assertivi non è sempre facile, soprattutto quando siamo sotto pressione. L’assertività si trova in equilibrio tra due estremi: l’aggressività e la passività. Durante il giorno, ci muoviamo lungo questo asse comportamentale di continuo: non è possibile mantenersi sempre assertivi, anche se l’assertività risulta essere maggiormente funzionale nella maggior parte dei contesti.
- Aggressività: Chi comunica in modo aggressivo spesso esprime i propri bisogni a discapito degli altri, usando tono di voce alto, parole accusatorie o atteggiamenti dominanti. L’aggressività tende a generare conflitti e a innescare reazioni difensive. Le relazioni prendono la connotazione della sfida, in cui l’aggressivo cercherà di vincere a tutti i costi, perché non c’è alternativa nel suo modo di concepire il rapporto, pensando solo a realizzare i propri obiettivi. Questa modalità è chiamata WIN-LOSE.
- Passività: La comunicazione passiva, al contrario, implica una difficoltà ad affermare i propri bisogni. Chi adotta uno stile passivo può evitare i conflitti, anche il semplice confronto, accettando situazioni che non lo soddisfano, con il rischio di accumulare frustrazione e risentimento. Il rispetto nutrito per l’altro è di gran lunga superiore al rispetto nutrito per Sé. Questa modalità è chiamata LOSE-WIN.
Assertività:
- Essere assertivi significa trovare il giusto equilibrio, esprimendo i propri bisogni senza negare quelli degli altri. Una persona assertiva riesce a comunicare in modo aperto e rispettoso, promuovendo un dialogo costruttivo e relazioni positive. Per potersi sentire pienamente soddisfatto l’assertivo si allea ai bisogni dell’altro, costruendo insieme una terza via che porti alla piena soddisfazione delle due parti coinvolte. Questa modalità è chiamata WIN-WIN.
- Fuga: Rappresenta un’altra risposta non assertiva alle situazioni difficili. Chi sceglie la fuga evita del tutto il confronto, sia fisicamente che emotivamente, ritirandosi dalla situazione relazionale percepita come problematica. Questo comportamento può dare un sollievo temporaneo, ma a lungo termine non risolve i problemi e può portare a un crescente senso di impotenza e alla scelta dell’isolamento sociale. Questa modalità prende il nome di LOSE-LOSE.
La chiave a casa e a scuola
L’aggressività, sia da parte dei bambini che degli adulti, può essere affrontata attraverso semplici tecniche di comunicazione assertiva che incoraggiano l’ascolto e la comprensione reciproca. Ecco alcuni esempi utili:
- Usa il “Messaggio-Io”: Un modo efficace per gestire l’aggressività è utilizzare frasi che iniziano con “io” e raccontano il proprio stato emotivo generato dal comportamento dell’altro, anziché muovere un’accusa. Ad esempio, “Io mi sento frustrato quando non ascolti” è molto più produttivo rispetto a “Tu non mi ascolti mai!”. Questo approccio previene la chiusura dell’interlocutore, svegliando il desiderio di risolvere la situazione in modo differente.
- Controlla il Tono di Voce: cercare un tono di voce calmo, ma fermo. L’assertività passa anche dal modo in cui ci esprimiamo e in cui diciamo le cose: parlare lentamente e in modo chiaro aiuta a ridurre la tensione e a creare uno spazio per il dialogo, questi elementi di comunicazione paraverbale toccano a livello inconscio l’altro. Chi urla non ha mai ragione.
- Mostra Empatia: L’aggressività spesso nasconde un bisogno non soddisfatto, nel vissuto di essere incompresi. Cercare di capire il bisogno dietro il comportamento aggressivo può aiutare a disinnescare il conflitto o la percezione dell’altro di trovarsi difronte ad una situazione “di rischio” in cui al fuoco si risponde con il fuoco. Ad esempio, “Capisco che sei arrabbiato, vuoi spiegarmi cosa ti ha fatto arrabbiare?”. L’aggressivo cerca di intimidire l’altro con una comunicazione spiazzante, dimostrate di tenere la posizione con fermezza, senza essere a vostra volta aggressivi. Mostrare di comprendere la posizione dell’altro, è una posizione di maggiore profondità comunicativa, che mette l’altro in una condizione di “debito” attivando il rispecchiamento.
Gestire la passività e la fuga a casa e a scuola
La passività è spesso il risultato di insicurezza o paura di causare conflitti: il timore più comune è quello di essere rifiutato dagli altri. Per aiutare un bambino o un ragazzo ad affrontare questa difficoltà, possiamo seguire alcune linee guida:
- Incoraggia l’Esposizione delle Opinioni: Invita i bambini a esprimere il proprio punto di vista anche su argomenti semplici, come la scelta del film da guardare o delle attività da fare insieme. Questo rafforza la fiducia nelle proprie opinioni. Vedere confermati i propri gusti e le proprie emozioni è importante per formare un carattere consapevole e libero dalla dipendenza del giudizio degli altri.
- Rinforzo Positivo: Quando un bambino riesce a esprimere il proprio pensiero, è importante riconoscere e valorizzare questo comportamento. Un semplice “Grazie per aver detto cosa pensi, è molto importante per me” può fare una grande differenza nella definizione dell’Io del bambino che sia forte.
- Role-Playing: Creare situazioni simulate in cui il bambino o il ragazzo deve affermare un bisogno o un’opinione può essere molto utile. Può trattarsi di un gioco dove si fa finta di dover restituire un oggetto preso in prestito o la necessità di chiedere aiuto agli altri. Insegnare ai bambini i concetti di gratitudine e reciprocità rafforzano la possibilità di sviluppare l’assertività necessaria a proteggere da futuri rapporti tossici e aiutarli a creare relazioni sane e profonde.
- Insegnare la fiducia in Sé e nell’Altro: La fuga diventa una scelta plausibile nel momento in cui non si nutre fiducia in se e neanche nell’altro. La sfiducia che avvolge la relazione la rende insopportabile per entrambi, portando all’evitare le situazioni sociali di relazione in cui è richiesto di mettersi in gioco. Creare e diffondere fiducia significa insegnare a nutrire la speranza che la situazione possa essere risolta insieme, con piena soddisfazione per entrambi.
Sviluppare l’assertività nei bambini e nei Ragazzi
Le parole insegnano, l’esempio trascina! L’assertività è una competenza che si sviluppa con il tempo e con la pratica, crescendo in un campo comunicativo sano e assertivo. Ecco alcune strategie per incoraggiare i bambini a sviluppare comportamenti e pensieri assertivi:
- Dare l’Esempio: I bambini apprendono soprattutto osservando. Mostrare un comportamento assertivo è uno dei modi migliori per insegnare loro. Ad esempio, se un genitore è in disaccordo con un’altra persona, può affrontare la discussione in modo chiaro e rispettoso, dando così un esempio di assertività.
- Insegnare a Dire “No”: Aiutare i bambini a capire che dire “no” è un diritto è fondamentale. Si può esercitare con frasi come: “Non mi piace questo gioco, preferirei farne un altro”. Questo li aiuta a non sentirsi obbligati a compiacere sempre gli altri.
- Valorizzare i Sentimenti: Insegnare ai bambini a riconoscere e nominare i propri sentimenti li aiuta a sviluppare una comunicazione più aperta. Chiedere loro “Come ti senti?” e guidarli nel descrivere le proprie emozioni è un ottimo punto di partenza.
- Diritti si, ma anche doveri: la bilancia della giustizia prevede la presenza di due piatti, per ogni diritto che la persona gode, ha un dovere che bilancia la relazione. Non si può solo prendere in un rapporto equilibrato, occorre anche dare. Prima i bambini comprendono la reciprocità, prima entrano in contatto con il mondo interiore degli altri.
La chiave per sé
L’assertività è una competenza preziosa non solo per i bambini, ma anche per gli adulti, specialmente per coloro che rivestono un ruolo educativo. Come genitori e insegnanti, possiamo fare molto per migliorare la nostra assertività:
- Conoscere i Propri Limiti: Essere consapevoli dei propri limiti e saperli comunicare è essenziale. Ad esempio, un insegnante può dire: “Capisco che avete molte domande, ma adesso dobbiamo concentrarci su questa attività. Possiamo discutere le vostre domande alla fine della lezione”.
- Praticare l’Ascolto Attivo: Ascoltare attivamente significa prestare attenzione, fare domande e dimostrare empatia. Quando i bambini o i ragazzi sentono di essere ascoltati, è più probabile che rispondano in maniera positiva e assertiva.
- Imparare a Gestire il Conflitto: I conflitti sono inevitabili, ma affrontarli in modo assertivo è una competenza che può essere appresa. Si può iniziare ponendo delle domande piuttosto che affermare giudizi, per esempio: “Cosa pensi sia successo in questa situazione? Come possiamo risolverlo insieme?”.
Conclusione
L’assertività è un’abilità preziosa per costruire relazioni più sane e armoniose, sia a casa che a scuola. Questa abilità relazionale salva dal creare o dal prendere parte a relazioni malate e disfunzionali. La felicità è una scelta, la capacità di comunicare e gestire le relazioni in modo assertivo rende possibile questa scelta in modo armonico ed egosintonico. Sia insegnanti che genitori possono svolgere un ruolo cruciale nell’aiutare i bambini e i ragazzi a sviluppare questa competenza, offrendo loro modelli positivi da ricalcare e spazi sicuri dove esercitarsi senza essere giudicati. Praticare l’assertività significa creare un ambiente in cui ogni individuo si sente rispettato e capace di esprimere se stesso sempre, anche quando sbaglia! Questo rende l’assertività un elemento fondamentale per una convivenza serena e costruttiva.
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