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Attacco di panico nei bambini e negli adolescenti: cosa fare

Gestire un attacco di panico nei bambini e negli adolescenti: consigli per genitori e insegnanti

Gestire un attacco di panico nei bambini e negli adolescenti: consigli per genitori e insegnanti

Attacco di panico nei bambini e negli adolescenti: cosa fare

Gli attacchi di panico possono essere esperienze intense e spaventose, soprattutto per i più giovani. Se un bambino o un adolescente ha un attacco di panico, può essere difficile per lui capire cosa sta succedendo, e questo rende ancora più importante il ruolo di genitori e insegnanti. Sapere come riconoscere e gestire questi momenti è fondamentale per aiutare i giovani a sentirsi al sicuro e supportati. In questo articolo, vediamo insieme alcuni passi pratici per affrontare un attacco di panico e suggerimenti per prevenirne altri in futuro.

Riconoscere un attacco di panico

Gli attacchi di panico si manifestano con sintomi fisici molto intensi e possono spaventare sia chi li vive che chi li osserva. I segnali più comuni includono:

Un attacco di panico, anche se spaventoso, non è un pericolo immediato per la salute fisica. Tuttavia, può far sentire il bambino o l’adolescente molto vulnerabile e confuso, quindi sapere come intervenire è cruciale.

Attacco di panico nei bambini e negli adolescenti: consigli per genitori e insegnanti

1. Rimani calmo e mostra presenza

Mantenere la calma è essenziale. I bambini e gli adolescenti, soprattutto in situazioni di ansia estrema, osservano il comportamento degli adulti per capire come reagire. Se ti mostri calmo e rassicurante, aiuterai il giovane a sentirsi più tranquillo. Evita di farti prendere dal panico o dall’ansia, perché potrebbe peggiorare la situazione. Agisci dimostrando che hai compreso che si trova in difficoltà e che lo stai aiutando a gestire la situazione. Fagli sentire che sei li con lui.

2. Trova un posto tranquillo

Se il bambino si trova in un ambiente rumoroso o sovrastimolante, cerca di spostarlo in un luogo più calmo. Un ambiente tranquillo può aiutare a ridurre lo stress e a favorire la calma. Non è necessario isolare completamente il bambino, ma allontanarlo dalla confusione esterna può essere utile.

3. Usa parole semplici e tranquillizzanti

Parla al bambino o adolescente con un tono di voce rassicurante e usa frasi semplici, come: “Va tutto bene, sono qui con te” oppure “Presto ti sentirai meglio”. Evita di dire cose come “Calmati”, perchè è proprio quello che non riesce a fare, o “Non c’è niente di cui avere paura”, perché rischiano di far sentire il bambino incompreso: la cosa più importante è fargli sapere che non è solo. Frasi come “immagino quanto tu possa sentirti spaventato, ora ascolta la mia voce, non sei solo“, che descrivono il modo in cui il bambino o l’adolescente si sente, l’ambiente che lo circonda o il fatto che non è solo, gli confermeranno che avere compreso la situazione e che c’è qualcuno che lo sta aiutando.

4. Insegnagli la respirazione quadrata

Imparare a gestire la respirazione è fondamentale per affrontare l’insorgere di un attacco di panico, perchè il respiro tende a diventare molto rapido. E’ proprio questo a contribuire il peggioramento della sensazione di ansia. Questa tecnica semplice ma potente, aiuta a gestire la respirazione, portandola a diventare lenta e regolare:

I respiri non devono essere profondi, ma “leggeri“. Ripetere questo ciclo, continuando a mantenere focalizzata l’attenzione della persona sul respiro e impegnandolo a mantenerlo lento, regolare e leggero, può aiutare a rallentare il battito cardiaco e ridurre i sintomi dell’ansia.

5. Usa tecniche di grounding

Se il bambino o l’adolescente sembra “distaccato” dalla realtà o da se stesso, una tecnica chiamata “grounding” può aiutare. Chiedigli di concentrarsi su ciò che lo circonda. Per esempio:

Questi esercizi aiutano il bambino a tornare nel presente e a sentirsi di nuovo connesso alla realtà.

Come prevenire futuri attacchi di panico

1. Parlare di ansia in modo semplice

Spiegare al bambino o all’adolescente cos’è l’ansia, che è un vissuto comune a tante persone, che non è il solo a sentirsi così in quei momenti e raccontargli come funzionano il corpo e le sue emozioni durante un attacco di panico può essere di grande aiuto. Sapere che i sintomi fisici che avverte non sono realmente pericolosi, ma solo una reazione allo stress, a quello che lo preoccupa o spaventa, può ridurre la paura di futuri episodi.

2. Incoraggiare attività che riducano lo stress

Promuovere abitudini che abbassano i livelli di ansia quotidiani è essenziale. Alcuni consigli includono:

3. Fornire supporto emotivo

È importante che il bambino sappia di poter parlare delle sue emozioni senza paura di essere giudicato. Creare un ambiente in cui si sente ascoltato e compreso può ridurre significativamente i livelli di ansia. Se gli attacchi di panico diventano frequenti, può essere utile consultare uno specialista, come uno psicologo, per un supporto più mirato e professionale.

4. Sviluppare strategie di coping

Aiutare il bambino o adolescente a creare una “cassetta degli attrezzi” emotiva può aiutarlo a gestire meglio le situazioni di ansia. Queste strategie possono includere tecniche di respirazione, distrazioni utili (come una pallina antistress) o attività che trova rilassanti.

Conclusione

Gli attacchi di panico, per quanto spaventosi, possono essere affrontati in modo efficace e superati con il giusto supporto. Sia a casa che a scuola, genitori e insegnanti possono creare un ambiente sicuro e di accoglienza, comprensivo di questa difficoltà, che aiuta i giovani a gestire l’ansia e a superare gli episodi di panico. Con il tempo e le giuste strategie, i bambini e gli adolescenti possono imparare a riconoscere e affrontare queste situazioni, vivendo una vita più serena e sicura, acquisendo gli strumenti che gli permettano di comprendere e gestire questi episodi.

Leggi articolo: Ansia da prestazione nella ripresa scolastica: consigli pratici per docenti e genitori di studenti

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