CDC straordinari e attività aggiuntive oltre le 40 + 40 vanno retribuite: scarica il modulo per la richiesta di pagamento.
Il lavoro dei docenti non si esaurisce in classe. Al di là dell’insegnamento frontale, ci sono numerosi impegni che i docenti devono affrontare durante l’anno scolastico. Consigli di classe, gli scrutini, le riunioni collegiali e i vari incontri con le famiglie. Tuttavia, quando questi impegni si estendono oltre il monte ore contrattuale di 40+40 ore annue (riservate a collegi docenti, consigli di classe ordinari, scrutini e altre attività programmate), non sono retribuiti. Questo articolo mette in luce la necessità di compensare economicamente il lavoro straordinario richiesto ai docenti.
Il monte ore contrattuale: 40+40
Secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del comparto scuola, i docenti delle scuole statali sono tenuti a prestare un massimo di 40 ore per attività collegiali e altre 40 ore per i consigli di classe e gli scrutini durante l’anno scolastico. Queste 80 ore totali rappresentano l’impegno formale che ogni docente deve rispettare per attività non legate all’insegnamento diretto. Comunque indispensabili per il funzionamento della scuola.
Tuttavia, molti docenti si trovano a svolgere ulteriori attività che non rientrano in questo monte ore. Incontri straordinari con genitori, consigli di classe convocati fuori programma, riunioni di emergenza, attività di recupero o supporto agli studenti, senza che queste ore aggiuntive siano adeguatamente riconosciute.
CDC straordinari: un impegno aggiuntivo
I consigli di classe straordinari vengono convocati in casi particolari, come problemi disciplinari, situazioni critiche legate a studenti o decisioni urgenti da prendere. Sebbene queste riunioni siano spesso necessarie per il bene degli studenti e della scuola, rappresentano un impegno extra che richiede tempo, energie e professionalità da parte dei docenti.
In teoria, questi consigli di classe dovrebbero rientrare all’interno delle 40 ore previste per le riunioni collegiali. Nella pratica, è frequente che il numero di riunioni straordinarie superi questo limite. La normativa non prevede un chiaro meccanismo di retribuzione per le ore straordinarie impiegate in queste occasioni. Questo crea una situazione di sfruttamento implicito del tempo dei docenti.
CDC straordinari e attività aggiuntive: lavoro extra che va retribuito
Tutte le attività aggiuntive svolte dai docenti che superano il limite delle 40+40 ore contrattuali devono essere adeguatamente compensate. Il lavoro straordinario richiesto ai docenti, che spesso si estende oltre l’orario scolastico e occupa il tempo personale, merita di essere riconosciuto anche economicamente. In ogni altro settore lavorativo, il tempo extra viene remunerato come straordinario; lo stesso principio deve valere per i docenti.
I compiti che i docenti affrontano, come la preparazione di materiali, la correzione di compiti, la partecipazione a incontri straordinari o l’organizzazione di eventi scolastici, richiedono tempo e impegno al di fuori delle ore di insegnamento. Se questo lavoro aggiuntivo non viene retribuito, si rischia di disincentivare i docenti dal partecipare attivamente alla vita scolastica. Essi infatti devono bilanciare il proprio lavoro con la vita privata e altri impegni.
La Situazione attuale e le richieste sindacali
L’Unicobas chiede una maggiore equità nella gestione del lavoro straordinario dei docenti. La richiesta principale è che tutte le ore di lavoro che superano le 80 previste dal contratto collettivo vengano retribuite come straordinario. Questo non solo rappresenterebbe una giusta compensazione per il lavoro svolto, ma permetterebbe anche di regolamentare in modo trasparente la partecipazione a tutte le attività extra-curriculari, evitando abusi e sovraccarichi ingiustificati.
Conclusioni
Il lavoro dei docenti non si limita all’insegnamento in classe. Oltre alle ore di lezione, essi sono coinvolti in numerose attività aggiuntive che sono fondamentali per il funzionamento delle scuole, ma che spesso non vengono riconosciute né retribuite adeguatamente. I CDC straordinari e gli altri impegni che superano le 40+40 ore previste dal contratto meritano di essere considerati lavoro straordinario e, in quanto tali, devono essere compensati economicamente.
Solo attraverso un riconoscimento formale di questi impegni sarà possibile garantire che i docenti possano lavorare in modo sereno e professionale, senza dover sacrificare il proprio tempo libero e le proprie risorse personali senza giusto compenso.
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