Ddl semplificazione: il governo Meloni sfrutta la legge annuale di semplificazione normativa per intervenire radicalmente sull’assetto democratico del sistema di istruzione

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Questa legge delega, concede al governo ampi poteri per riorganizzare le disposizioni legislative del Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite decreti legislativi da adottare entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge.

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L’obiettivo è riformare gli organi collegiali. Le strutture di rappresentanza democratica della scuola italiana, con un possibile riordino del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Recentemente rinnovato nella sua componente elettiva, e ridefinire le funzioni e le competenze degli organi collegiali territoriali rispetto ai dirigenti scolastici. Una modifica in senso autoritario di queste relazioni sarebbe estremamente grave, stravolgendo la visione partecipata e democratica introdotta dai decreti delegati.

Inoltre, si prevede un’ampia possibilità di intervento sulla gestione del personale del comparto scuola e sulla governance del servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione

Non meno preoccupante è l’attacco all’Università, all’AFAM e agli Enti Pubblici di Ricerca, dove il governo intende intervenire a “gamba tesa” sulla normativa di riferimento. Prevedendo anche un intervento sullo stato giuridico ed economico del personale.

Questo disegno si inserisce nella stessa direzione verticistica, autoritaria e antidemocratica già seguita dall’esecutivo con vari interventi di censura e delegittimazione della libera stampa e della magistratura, fino ai progetti di stravolgimento istituzionale.

Gli ultimi baluardi della democrazia nella nostra Repubblica, a partire dai luoghi di elaborazione culturale e di pensiero critico, devono essere silenziati secondo la visione del governo.

L’obiettivo è riformare gli organi collegiali. Le strutture di rappresentanza democratica della scuola italiana, con un possibile riordino del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Recentemente rinnovato nella sua componente elettiva, e ridefinire le funzioni e le competenze degli organi collegiali territoriali rispetto ai dirigenti scolastici. Una modifica in senso autoritario di queste relazioni sarebbe estremamente grave, stravolgendo la visione partecipata e democratica introdotta dai decreti delegati.

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