Decreto Salva-Infrazioni servizio pre-ruolo riconosciuto per intero e carta docente i precari al 31 agosto. Riconoscimento del servizio “pre-ruolo” ai fini della ricostruzione di carriera
La norma interviene sul Testo unico Istruzione. Ponendo fine ad anni di contenzioso, affinché i servizi “pre-ruolo”, non integralmente considerati dalle norme vigenti, vengano riconosciuti per intero ai fini delle ricostruzioni di carriera.
In definitiva il riconoscimento del servizio pre-ruolo
verrà ora assicurato ai docenti. Sia a fini giuridici che economici, già al momento della richiesta di ricostruzione di carriera e dopo aver superato il periodo di prova e ottenuto la conferma in ruolo.
Decreto: per i docenti
la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 17,3 milioni di euro. (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 45.457).
Lo stesso intervento supera anche il problema del riconoscimento integrale, agli effetti giuridici ed economici, dell’anzianità maturata nei servizi prestati dal personale ATA nelle scuole e nelle istituzioni educative statali
già in sede di prima applicazione della ricostruzione di carriera, con il conseguente inserimento immediato nella fascia stipendiale corrispondente. Per gli ATA, la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 4,5 milioni di euro. (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 12.042).
Decreto Salva – Infrazioni:
Inoltre viene confermata l’ Estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratti a tempo determinato. La norma estende il beneficio dell’attribuzione della Carta del Docente, con un importo invariato di 500 euro, anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile (fino al 31 agosto).
L’utilizzo della carta
viene esteso a circa 83.000 supplenti annuali. Per garantire l’ampliamento della platea degli utenti, il finanziamento della Carta del Docente viene incrementato di 10 milioni di euro.
Decreto: per Unicobas non è tutto oro quello che luccica…
Infatti leggiamo “Ai fini del riconoscimento di cui al presente capo (ricostruzione carriera), si valuta il servizio di insegnamento effettivamente prestato. Non trova applicazione la disciplina sulla validità dell’anno scolastico prevista dall’ordinamento scolastico al momento della prestazione”.
Fino a questo momento
l’anno di servizio è stato considerato valido (ai fini della ricostruzione di carriera ma anche ai fini della mobilità) se prestato per almeno 180 giorni anche non continuativi o nel caso di servizio ininterrotto a partire (almeno) dal 1° febbraio fino agli scrutini finali.
Con la nuova norma invece
il calcolo delle annualità andrebbe fatto sulla base del servizio effettivamente prestato.
Per ciò che concerne invece la carta docente non si capisce per quale motivo i precari al 30 giugno debbano essere trattati come “figli di un Dio minore”.
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