Dpcm 14 gennaio 2021Dpcm 14 gennaio 2021Dpcm 14 gennaio 2021

Dpcm 14 gennaio 2021. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 14 gennaio 2021 contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19. Il medesimo entrerà in vigore dal 16.01.21.

Dpcm, spostamenti e coprifuoco

sono vietati tutti gli spostamenti che ci portino fuori dai confini comunali, ma ci sono delle eccezioni. Le solite, cioè quelle che dal marzo scorso possiamo recitare a memoria:

motivi di lavoro, salute e necessità. 

E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla regione.

Confermato il coprifuoco tra le 05:00 alle 22:00 lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14

Dpcm e negozi

aperti a condizione assicurino la distanza interpersonale di almeno un metro, lo scaglionamento degli ingressi e che espongano un cartello con il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno dell’esercizio.

Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i negozi presenti all’interno di mercati, centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili.

Dpcm bar e ristoranti

In zona arancione sono sospese le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Ammessa la consegna a domicilio. Quanto all’asporto, invece, bisogna distinguere: fatto salvo il divieto di consumo sul posto, i bar possono essere attivi fino alle 18:00, i ristoranti fino alle 22:00.

Dpcm scuola

La scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione (elementari e medie) e i servizi educativi per l’infanzia continuano a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Le scuole superiori adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50% e fino a un massimo del 75%  della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza.

Per il resto si ricorre alla didattica a distanza e qui intervengono le ordinanze delle Regioni.

Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.

Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza.

Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado.  

Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. 

Sport e piste da sci

Consentita l’attività motoria all’aperto, in aree attrezzate e parchi pubblici compresi, se aperti.

L’atleta deve rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri dalle altre persone (1 metro per l’attività motoria).

Per l’attività sportiva in altro comune, il Dpcm lo consente, ma in questo caso bisogna far ricorso all’autocertificazione per giustificare lo spostamento.

Palestre e piscine, comunque, restano chiuse. Allo stesso modo, restano banditi gli sport di contatto e l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto.

Piste da sci chiuse fino al 15 febbraio.

Zone in Italia

Zona rossa

Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia

Zona arancione

Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d’Aosta, Veneto

Zona gialla

Molise , Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna.

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