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L’euforia per la firma del patto per la scuola ha avuto vita breve, arriva il pianto di coccodrillo dei sindacati pronta-firma

L'EUFORIA PER LA FIRMA DEL PATTO PER LA SCUOLA HA AVUTO VITA BREVE

L'EUFORIA PER LA FIRMA DEL PATTO PER LA SCUOLA HA AVUTO VITA BREVE

L’euforia!

Dopo l’euforico entusiasmo di Cgil, Cisl, Uil, Confsal (confederazione alla quale è affiliato lo Snals) e Cisal (alla quale è affiliata l’Anief) per aver sottoscritto il “patto per la scuola”. Il fumoso accordo in 21 punti contenente tante belle intenzioni e niente più, tanto che il solito Landini, leader della Cgil, si era spinto a dire:

L’intesa è importante perché significa dare una risposta a migliaia di persone che in questi anni hanno lavorato nella scuola in forme precarie

Alcuni principi sono importanti: la riduzione del numero degli alunni. L’obiettivo di aumentare il tempo pieno. La messa in sicurezza degli edifici scolastici, è arrivata la doccia fredda del decreto sostegni bis. Come c’era da aspettarsi se si sottoscrive un accordo generico che lascia mano libera alla controparte, con pochissime assunzioni per il prossimo anno scolastico e silenzio assenso sulle classi pollaio.

L’euforia: arrivano quindi le solite lacrime di coccodrillo di chi, dopo aver fatto il danno promette aggiustamenti in corso d’opera presenteremo emendamenti, bla, bla, bla.

L’unico sindacato tra i “rappresentativi” che non ha firmato il patto è stata la Gilda. A cui bisogna dare atto questa volta di aver visto giusto.

L’euforia

Dopo l’euforico entusiasmo di Cgil, Cisl, Uil, Confsal (confederazione alla quale è affiliato lo Snals) e Cisal (alla quale è affiliata l’Anief) per aver sottoscritto il “patto per la scuola”, il fumoso accordo in 21 punti contenente tante belle intenzioni e niente più, tanto che il solito Landini, leader della Cgil, si era spinto a dire:

L’intesa è importante perché significa dare una risposta a migliaia di persone che in questi anni hanno lavorato nella scuola in forme precarie

Alcuni principi sono importanti: la riduzione del numero degli alunni. L’obiettivo di aumentare il tempo pieno. La messa in sicurezza degli edifici scolastici, è arrivata la doccia fredda del decreto sostegni bis. Come c’era da aspettarsi se si sottoscrive un accordo generico che lascia mano libera alla controparte, con pochissime assunzioni per il prossimo anno scolastico e silenzio assenso sulle classi pollaio.

Leggi l’articolo DDI la CGIL si assume la responsabilità di sdoganarla

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