Profilo Dinamico Funzionale cosa è, a cosa serve

Profilo Dinamico Funzionale cosa è, a cosa serveProfilo Dinamico Funzionale cosa è, a cosa serveProfilo Dinamico Funzionale cosa è, a cosa serve

Profilo Dinamico Funzionale cosa è a cosa serve. La Diagnosi funzionale produce una notevole quantità di dati: medici, familiari e sociali, sulla situazione evolutiva e sulle competenze dell’alunno rispetto agli obiettivi della classe, sulle sue caratteristiche psicologiche, emotive, relazionali e sugli eventuali comportamenti problematici.

Profilo Dinamico Funzionale:

Altri dati provengono dall’osservazione diretta di inizio anno scolastico, dalla somministrazione di test, verifiche e prove oggettive. Tutti questi dati devono aiutare a ricostruire una sintesi integrata che permetta di comprendere a fondo le caratteristiche essenziali dell’alunno, trasformandole in linee operative a breve e medio termine. E’ a questo punto che entra in “gioco” il PDF (Profilo Dinamico Funzionale), mediante il quale si cerca di costruire il futuro della persona con disabilità con attività concrete, mirate a precisi obiettivi.

“All’individuazione dell’alunno come persona con disabilità e all’acquisizione della documentazione risultante, fa seguito un profilo dinamico funzionale.

Ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato (alla cui definizione provvedono, congiuntamente, genitori della persona con disabilità, operatori delle unità sanitarie locali, personale insegnante specializzato della scuola, operatore psico-pedagogico. Alla elaborazione del profilo dinamico funzionale seguono, (con il concorso degli operatori delle ASL, della scuola e della famiglia), verifiche per controllare gli effetti dei diversi interventi e l’influenza esercitata dall’ambiente scolastico”.

Tra le molteplici cose da tenere in considerazione, spiccano per importanza:

  • abilità cognitive e meta-cognitive (attenzione, memoria, soluzione di problemi…);
  • abilità di comunicazione e linguaggio (volontà di comunicare e padronanza dei vari linguaggi, anche non verbali);
  • abilità interpersonali/sociali (capacità di avviare e mantenere un rapporto interpersonale adeguato);
  • autonomia personale (cura di sé, controllo degli sfinteri, alimentazione, igiene personale…);
  • autonomia sociale (abilità di autosufficienza nel rapporto con l’ambiente sociale: fare acquisti, usare i mezzi di trasporto, sapersi muovere autonomamente all’interno della scuola);
  • motricità e percezione (motricità globale e fine; funzionalità sensoriale);
  • gioco e abilità espressive (attività ludiche, giochi, hobby, sport).

Queste e molte altre abilità permetteranno la stesura di una programmazione educativo/didattica consona alle capacità e abilità del ragazzo/a.

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