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Rinnovo del contratto , aumento stipendiale e assunzioni sul sostegno, Unicobas: inesistenti

Rinnovo del contratto

Rinnovo del contratto

Rinnovo: manovra 2021: pochi soldi per il contratto e poche anche le assunzioni sul sostegno. La legge di bilancio 2021 licenziata lunedì sera prevede 25mila docenti di sostegno in più sull’organico di diritto. Ma solo 5mila di questi prenderanno servizio l’anno prossimo. Gli altri saranno spalmati sul 2022/23 e 2023/24. Questo a fronte degli attuali 50.000 posti in deroga: una goccia nel mare!

Rinnovo: stanziati 400 milioni di euro in più per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici scaduto ormai da 2 anni

Questi fondi  vanno ad aggiungersi alle risorse già stanziate dall’articolo 1, comma 436, della legge 145/2018. 1.100 milioni di euro per l’anno 2019, 1.750 milioni di euro per l’anno 2020 e 3.375 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. I 400 milioni andranno ad impinguare la dotazione finanziaria dal 2021 in poi.

Quindi

la somma a regime dovrebbe essere pari a 3775 milioni di euro. Considerato che i dipendenti pubblici, secondo le rilevazioni Istat del 2018 (le più recenti disponibili) sono 3.342.816, i fondi consentono incrementi retributivi medi di 1.129 euro l’anno a testa. L’importo, però, è al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali (cosiddetto lordo stato).

Rinnovo: per arrivare alla cifra netta bisogna togliere circa il 50%

Che è pari, grosso modo, all’importo dei contributi e delle ritenute fiscali. A conti fatti, 40-50 euro in più a testa al mese! Nella scuola gli importi potrebbero essere ancora inferiori. Perché il criterio che viene applicato per la distribuzione degli aumenti, consiste nell’applicare una percentuale identica a prescindere dall’importo di partenza delle retribuzioni. E siccome le retribuzioni della scuola sono le più basse del pubblico impiego, ad ogni rinnovo contrattuale la forbice si apre sempre di più e il divario tra qualifiche analoghe nei vari comparti aumenta costantemente.

Resta il fatto che il contratto collettivo nazionale del comparto istruzione e ricerca è scaduto dal 2018.

E sebbene i fondi per il rinnovo fossero stati già stanziati con la legge di bilancio del 2019 il governo non ha ancora avviato le trattative. Con i 400 milioni in più previsti nella legge di bilancio di quest’anno ci si attende almeno l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran da parte del governo. Atto di indirizzo necessario per aprire il tavolo negoziale.

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