Sciopero generale della scuola venerdì 6 maggio 2022
Lo Sciopero Generale del personale docente, educativo e ATA di ogni ordine e grado è convocato per i seguenti obiettivi:
– Per difendere il principio costituzionale del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; contro l’economia di guerra, l’aumento delle spese per armamenti e le servitu’ militari e contro qualsiasi coinvolgimento bellico.
– Contro i quiz INVALSI e il Sistema nazionale di valutazione, che hanno effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli insegnamenti, trasformano i docenti
in “addestratori ai quiz”, discriminano gli studenti con BES; contro la cd didattica delle competenze addestrative, per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti
cognitivi e dello spirito critico, in linea con la funzione sociale della scuola prevista dalla Costituzione.
– Per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da più di 2 anni, con aumenti significativi uguali per tutti che permettano di recuperare il 20% del potere d’acquisto perso negli ultimi decenni e di difendere i salari reali dalla ripresa dell’inflazione e dal carovita drammaticamente peggiorati dalle guerre in corso.
Sciopero: Inoltre
– Contro il lavoro gratuito degli studenti nei PCTO e negli stage, con il rischio strutturale di morire sul lavoro, come è avvenuto recentemente a studenti di 18 e 16 anni; per sospendere tali attività e restituire alle scuole la decisione se svolgerle o meno e per quante ore.
– Per investire i fondi P.N.R.R. non nella digitalizzazione selvaggia, ma per ridurre ordinariamente a massimo 20 il numero degli alunni per classe. (15 in presenza di alunne/i con disabilità e per emergenze come la pandemia in atto). Assumere i docenti con 3 anni di servizio e gli ATA con 2. Investire in modo significativo nell’EDILIZIA SCOLASTICA, per l’80% non a norma e per il 50% priva persino dell’agibilità.
E ancora
– Per l’ampliamento degli organici dei docenti e degli ATA. Con la revisione dei relativi criteri di determinazione. L’immissione in ruolo di precarie e precari su tutti i posti vacanti e disponibili. La stabilizzazione dei posti Covid e il ripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee e per l’abolizione dei vincoli alla mobilità.
– A favore di una vera transizione ecologica che prenda atto del fallimento dell’attuale modello di sviluppo che, come appare ormai chiaro, è colpevole della distruzione dell’ecosistema.
– Per una vera democrazia sindacale. Contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative. Per dare ai lavoratori il potere di decidere chi deve rappresentarli. Per il Diritto di Assemblea. Iper il diritto di sciopero e l’abrogazione di ogni normativa repressiva che ne mini e riduca l’efficacia come avvenuto con la nuova disciplina sullo sciopero di cui all’accordo del 2 dicembre 2020.
Manifestazioni locali
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